Il riposo della Quercia - cosa fare, vedere ...mangiare

Ernestina & Silvano
Ernestina & Silvano
Il riposo della Quercia - cosa fare, vedere ...mangiare

Storia, Cultura e Natura (il riposo della quercia)

L’abbazia benedettina di San Vincenzo al Volturno si trova a circa due chilometri dalle sorgenti del fiume omonimo, in una posizione favorevole sulla fertile Piana di Rocchetta, difesa dalle catene delle Mainarde e della Meta a ovest e dal massiccio del Matese a sud. Sulle vicende del monastero siamo informati dal Chronicon Vulturnense, un codice miniato redatto nel 1130 da un monaco di nome Giovanni, che aveva usato a sua volta fonti interne del monastero di VIII-XI secolo. La fondazione risalirebbe, secondo il Chronicon, all’inizio dell’VIII secolo e sarebbe dovuta a tre nobili beneventani, Paldo, Taso e Tato, e alla loro ricerca di un luogo in cui dedicarsi alla vita ascetica. L’area prescelta era stata frequentata in età tardoromana come mostrano i resti di una chiesa e di un'area sepolcrale di V-VI secolo d.C. - Rggiungibile in 15 minuti. www.sanvincenzoalvolturno.it
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San Vincenzo al Volturno
SS158
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L’abbazia benedettina di San Vincenzo al Volturno si trova a circa due chilometri dalle sorgenti del fiume omonimo, in una posizione favorevole sulla fertile Piana di Rocchetta, difesa dalle catene delle Mainarde e della Meta a ovest e dal massiccio del Matese a sud. Sulle vicende del monastero siamo informati dal Chronicon Vulturnense, un codice miniato redatto nel 1130 da un monaco di nome Giovanni, che aveva usato a sua volta fonti interne del monastero di VIII-XI secolo. La fondazione risalirebbe, secondo il Chronicon, all’inizio dell’VIII secolo e sarebbe dovuta a tre nobili beneventani, Paldo, Taso e Tato, e alla loro ricerca di un luogo in cui dedicarsi alla vita ascetica. L’area prescelta era stata frequentata in età tardoromana come mostrano i resti di una chiesa e di un'area sepolcrale di V-VI secolo d.C. - Rggiungibile in 15 minuti. www.sanvincenzoalvolturno.it
Tra le montagne del parco nazionale di Abruzzo Molise e Lazio, c'è un paradiso color turchese: il lago di Castel San Vincenzo. nell'omonimo paese vivono appena 500 persone, è un piccolo paesino sospeso nel tempo, dove il medioevo dà il meglio di sé. Il borgo, adagiato su un costone di roccia a oltre 700 metri d'altezza, ha lo sguardo puntato sull'incredibile lago, simbolo della città.
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Lake Castel San Vincenzo
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Tra le montagne del parco nazionale di Abruzzo Molise e Lazio, c'è un paradiso color turchese: il lago di Castel San Vincenzo. nell'omonimo paese vivono appena 500 persone, è un piccolo paesino sospeso nel tempo, dove il medioevo dà il meglio di sé. Il borgo, adagiato su un costone di roccia a oltre 700 metri d'altezza, ha lo sguardo puntato sull'incredibile lago, simbolo della città.
Raggiungerete questo incantevole luogo in circa 30 minuti di auto. Dopo aver attraversato il piccolo paese di Pizzone, comincerete a salire fino a raggiungere 1400 mt di altezza. Si presenterà ai vostro occhi , una incantevole vallata , ove il faggio domina incontrastato. Comoda base per escursioni o semplicemente luogo ove trascorrere il tempo all'ombra degli imponenti faggetti.
Valle Fiorita
Raggiungerete questo incantevole luogo in circa 30 minuti di auto. Dopo aver attraversato il piccolo paese di Pizzone, comincerete a salire fino a raggiungere 1400 mt di altezza. Si presenterà ai vostro occhi , una incantevole vallata , ove il faggio domina incontrastato. Comoda base per escursioni o semplicemente luogo ove trascorrere il tempo all'ombra degli imponenti faggetti.
15 minuti di auto per raggiungere le sorgenti del Volturno. Le sue acque risorgive e cristalline formano un unicum per la presenza di specie animali e vegetali di particolare importanza.
Sorgenti del Fiume Volturno
15 minuti di auto per raggiungere le sorgenti del Volturno. Le sue acque risorgive e cristalline formano un unicum per la presenza di specie animali e vegetali di particolare importanza.
700.000 anni. Il Museo nazionale del paleolitico di Isernia si inserisce all’interno di un progetto di parco archeologico che si sviluppa attorno al giacimento di Isernia "La Pineta". E' considerato uno dei principali siti archeologici preistorici per la comprensione dei modi di vita e delle dinamiche di popolamento nell’area del Mediterraneo nel corso della Preistoria. Tra i 700.000 e i 500.000 anni fa la piana di Isernia fu frequentata a più riprese da gruppi di antenati dell’uomo moderno. I resti delle attività di caccia e sfruttamento delle risorse animali hanno formato il sito archeologico di Isernia La Pineta: questo è il cuore pulsante del Museo nazionale del Paleolitico meta obbligata per chi vuol scoprire, in un moderno museo, le tappe dell’evoluzione umana attraverso comportamenti e tecnologie preistoriche. Resti di bisonti, rinoceronti e elefanti associati a strumenti in calcare e schegge in selce sono stati abbandonati dai gruppi umani che hanno frequentato l’area. La fedele ricostruzione di una porzione della superficie archeologica all’interno di una delle sale espositive del museo, vetrine con i reperti più significativi, pannelli didattici e un divertente schermo interattivo Vi permetteranno di fare un viaggio nella preistoria.
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National Museum of the Paleolithic
snc Località La Pineta
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700.000 anni. Il Museo nazionale del paleolitico di Isernia si inserisce all’interno di un progetto di parco archeologico che si sviluppa attorno al giacimento di Isernia "La Pineta". E' considerato uno dei principali siti archeologici preistorici per la comprensione dei modi di vita e delle dinamiche di popolamento nell’area del Mediterraneo nel corso della Preistoria. Tra i 700.000 e i 500.000 anni fa la piana di Isernia fu frequentata a più riprese da gruppi di antenati dell’uomo moderno. I resti delle attività di caccia e sfruttamento delle risorse animali hanno formato il sito archeologico di Isernia La Pineta: questo è il cuore pulsante del Museo nazionale del Paleolitico meta obbligata per chi vuol scoprire, in un moderno museo, le tappe dell’evoluzione umana attraverso comportamenti e tecnologie preistoriche. Resti di bisonti, rinoceronti e elefanti associati a strumenti in calcare e schegge in selce sono stati abbandonati dai gruppi umani che hanno frequentato l’area. La fedele ricostruzione di una porzione della superficie archeologica all’interno di una delle sale espositive del museo, vetrine con i reperti più significativi, pannelli didattici e un divertente schermo interattivo Vi permetteranno di fare un viaggio nella preistoria.
Il Museo Internazionale delle Guerre Mondiali (MIGM) è stato costituito il 16 dicembre 2010. È collocato nei locali di un antico frantoio di proprietà comunale e dato in comodato d’uso all’Associazione storico-culturale 1943-1944. Esso trae spunto dalla battaglia nella quale, nel marzo 1944 - dopo lo scontro di Mignano Monte Lungo - il Corpo Italiano di Liberazione affrontò e sconfisse i tedeschi nella battaglia di Monte Marrone. La superficie di esposizione è di oltre 900 metri quadrati su due piani ed articolata in dodici ambienti. Pur avendo l’ambizione e l’obiettivo di narrare la vita quotidiana degli uomini alle armi nei due conflitti mondiali e nel lungo dopoguerra del XX secolo, esso resta fondamentalmente incentrato a ricordare le battaglie avvenute a ridosso del fronte di Cassino tra 1943 e 1944, dai cui campi di battaglia proviene il primo nucleo di materiali.
International War Museum of the World Wars
61/67 Via Roma
Il Museo Internazionale delle Guerre Mondiali (MIGM) è stato costituito il 16 dicembre 2010. È collocato nei locali di un antico frantoio di proprietà comunale e dato in comodato d’uso all’Associazione storico-culturale 1943-1944. Esso trae spunto dalla battaglia nella quale, nel marzo 1944 - dopo lo scontro di Mignano Monte Lungo - il Corpo Italiano di Liberazione affrontò e sconfisse i tedeschi nella battaglia di Monte Marrone. La superficie di esposizione è di oltre 900 metri quadrati su due piani ed articolata in dodici ambienti. Pur avendo l’ambizione e l’obiettivo di narrare la vita quotidiana degli uomini alle armi nei due conflitti mondiali e nel lungo dopoguerra del XX secolo, esso resta fondamentalmente incentrato a ricordare le battaglie avvenute a ridosso del fronte di Cassino tra 1943 e 1944, dai cui campi di battaglia proviene il primo nucleo di materiali.
Altilia Sepino (Saepinum), la città dissepolta, una testimonianza incredibilmente ben conservata di una città della provincia romana. Dovete percorrere circa 50 km per raggiungerla, ma ne vale la pena. Nelle rovine dell’area archeologica di Altilia Sepino (per alcuni la piccola Pompei),potrete vivere un’esperienza suggestiva a contatto con la storia, in un luogo che conserva ancora oggi tutte le caratteristiche dell’antica struttura urbanistica. La città romana di Saepinum sorge all’incrocio di due importanti strade: il tratturo Pescasseroli-Candela e la strada che collega il Matese alla costa. L’area occupa una superficie di circa 12 ettari a pianta quadrata, circondata da una cinta muraria reticolata.
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Altilia I
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Altilia Sepino (Saepinum), la città dissepolta, una testimonianza incredibilmente ben conservata di una città della provincia romana. Dovete percorrere circa 50 km per raggiungerla, ma ne vale la pena. Nelle rovine dell’area archeologica di Altilia Sepino (per alcuni la piccola Pompei),potrete vivere un’esperienza suggestiva a contatto con la storia, in un luogo che conserva ancora oggi tutte le caratteristiche dell’antica struttura urbanistica. La città romana di Saepinum sorge all’incrocio di due importanti strade: il tratturo Pescasseroli-Candela e la strada che collega il Matese alla costa. L’area occupa una superficie di circa 12 ettari a pianta quadrata, circondata da una cinta muraria reticolata.
15 minuti di auto per raggiungere Isernia. La città sorge in un'area ritenuta tra i primi insediamenti paleolitici d'Europa. Nell'antichità fu una fiorente città sannita, capitale della Lega Italica e in seguito Municipium romano. Nel XIX secolo, dopo l'unità d'Italia fu luogo di reazione borbonica anti-unitaria. Per il bombardamento subito durante la seconda guerra mondiale, Isernia è stata insignita della medaglia d'oro al valor civile. Meritano una visita - la Cattedrale di San Pietro con la sua torre campanaria, attraversata da corso Marcelli per mezzo dell'Arco di San Pietro. È la chiesa più importante della città, cattedrale della diocesi e si trova in piazza Andrea d'Isernia. L'edificio attuale sorge su un antico tempio pagano italico del III secolo a.C. di cui è rimasto integro l'intero podio; - la Fontana Fraterna annoverata fra le fontane monumentali d'Italia per la sua mirabile struttura architettonica.La fontana è una delle opere più significative nonché simbolo della città. E' composta da blocchi di pietra locale provenienti da un numero imprecisato di edifici e da costruzioni di epoca romana; - il Convento dei Cappuccini; - il Santuario dei Santi Cosma e Damiano; - il Monastero dei Celestini (San Pietro Celestino) - il Monastero di Santa Maria delle Monache.
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Isernia
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15 minuti di auto per raggiungere Isernia. La città sorge in un'area ritenuta tra i primi insediamenti paleolitici d'Europa. Nell'antichità fu una fiorente città sannita, capitale della Lega Italica e in seguito Municipium romano. Nel XIX secolo, dopo l'unità d'Italia fu luogo di reazione borbonica anti-unitaria. Per il bombardamento subito durante la seconda guerra mondiale, Isernia è stata insignita della medaglia d'oro al valor civile. Meritano una visita - la Cattedrale di San Pietro con la sua torre campanaria, attraversata da corso Marcelli per mezzo dell'Arco di San Pietro. È la chiesa più importante della città, cattedrale della diocesi e si trova in piazza Andrea d'Isernia. L'edificio attuale sorge su un antico tempio pagano italico del III secolo a.C. di cui è rimasto integro l'intero podio; - la Fontana Fraterna annoverata fra le fontane monumentali d'Italia per la sua mirabile struttura architettonica.La fontana è una delle opere più significative nonché simbolo della città. E' composta da blocchi di pietra locale provenienti da un numero imprecisato di edifici e da costruzioni di epoca romana; - il Convento dei Cappuccini; - il Santuario dei Santi Cosma e Damiano; - il Monastero dei Celestini (San Pietro Celestino) - il Monastero di Santa Maria delle Monache.
IL TEATRO-TEMPIO DI PIETRABBONDANTE Sul pendio di Monte Saraceno, i Sanniti edificarono un maestoso complesso di culto costituito da un teatro, un tempio e due edifici porticati ai lati di quest'ultimo. I lavori iniziarono alla fine del II secolo a. C. e terminarono nel 95 a. C. L'edificio, così articolato, era destinato sia al culto che alle attività istituzionale, perché, se nel grande tempio si svolgevano riti religiosi, nel tetro si riuniva il senato per adottare deliberazioni importanti nell'interesse dello Stato.
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Pietrabbondante
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IL TEATRO-TEMPIO DI PIETRABBONDANTE Sul pendio di Monte Saraceno, i Sanniti edificarono un maestoso complesso di culto costituito da un teatro, un tempio e due edifici porticati ai lati di quest'ultimo. I lavori iniziarono alla fine del II secolo a. C. e terminarono nel 95 a. C. L'edificio, così articolato, era destinato sia al culto che alle attività istituzionale, perché, se nel grande tempio si svolgevano riti religiosi, nel tetro si riuniva il senato per adottare deliberazioni importanti nell'interesse dello Stato.

Trekking (il riposo della quercia)

si parte da Castelnuovo al Volturno e si prosegue tra boschi di faggi, valli profonde, maestosi anfiteatri e circhi glaciali.Dalla cima si ammira la valle dell’alto Sangro e di Castel di Sangro, il monte della Maiella, a sud-ovest l’isola di Ischia, il Vesuvio e, più vicina, l’abbazia di Montecassino.scendendo leggermente dalla vetta si intercetta un sentierino pianeggiante nel bosco che ci accompagna ad una “grotta”, un piccolissimo rifugio di pietre tra massi spettacolari. Si tratta della capanna di Moulin, pittore francese che ai primi del novecento visse in questi luoghi gli ultimi 35 anni della sua vita, in totale solitudine.
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Monte Marrone
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si parte da Castelnuovo al Volturno e si prosegue tra boschi di faggi, valli profonde, maestosi anfiteatri e circhi glaciali.Dalla cima si ammira la valle dell’alto Sangro e di Castel di Sangro, il monte della Maiella, a sud-ovest l’isola di Ischia, il Vesuvio e, più vicina, l’abbazia di Montecassino.scendendo leggermente dalla vetta si intercetta un sentierino pianeggiante nel bosco che ci accompagna ad una “grotta”, un piccolissimo rifugio di pietre tra massi spettacolari. Si tratta della capanna di Moulin, pittore francese che ai primi del novecento visse in questi luoghi gli ultimi 35 anni della sua vita, in totale solitudine.

Offerta gastronomica (il riposo della quercia)

cucina genuina e prezzi modici a 5 minuti dalla casa - Indirizzo: 16, Località Fonticelle, 86073 Colli a Volturno IS Telefono: 0865 955215
Albergo Ristorante Volturno
16 Località Fonticelle
cucina genuina e prezzi modici a 5 minuti dalla casa - Indirizzo: 16, Località Fonticelle, 86073 Colli a Volturno IS Telefono: 0865 955215
pizzeria di qualità nel centro storico di Colli a Volturno. Colli a Volturno, Via Andreucci, 3 320 441 1621
Pizzeria la canonica
3 Via andreucci
pizzeria di qualità nel centro storico di Colli a Volturno. Colli a Volturno, Via Andreucci, 3 320 441 1621
hamburger e non solo. Adatto per uno spuntino genuino, nel centro del paese. Colli a Volturno, SS627, 6 327 334 9751
Il Dollaro
6 SS627
hamburger e non solo. Adatto per uno spuntino genuino, nel centro del paese. Colli a Volturno, SS627, 6 327 334 9751
dolci e paste freschissime. Da non perdere i cannoli con la crema. Nella piazza di fronte al municipio. Piazza Municipio, 8, 86073 Colli a Volturno IS Orari: Aperto ⋅ Chiude alle ore 20:30 Telefono: 0865 957163
Cafe de Paris
8 Piazza Municipio
dolci e paste freschissime. Da non perdere i cannoli con la crema. Nella piazza di fronte al municipio. Piazza Municipio, 8, 86073 Colli a Volturno IS Orari: Aperto ⋅ Chiude alle ore 20:30 Telefono: 0865 957163
i migliori prodotti tipici molisani a 5 minuti dalla casa. SS627, 158, 86073 Colli a Volturno IS Orari: Aperto ⋅ Chiude alle ore 23 Telefono: 0865 957282
La Sosta
158 SS627
i migliori prodotti tipici molisani a 5 minuti dalla casa. SS627, 158, 86073 Colli a Volturno IS Orari: Aperto ⋅ Chiude alle ore 23 Telefono: 0865 957282
genuinità ed accoglienza. km 28.400, Via Nazionale, 86073 Colli a Volturno IS Telefono: 391 404 8137
Ristorante da Oreste e Maria
genuinità ed accoglienza. km 28.400, Via Nazionale, 86073 Colli a Volturno IS Telefono: 391 404 8137
Trattoria tipica a prezzi sbalorditivi, il tutto a 10 minuti da casa. Via Fontelavilla, 1, 86070 Scapoli IS Telefono: 0865 954135
Terra Nostra
1 Via Fontelavilla
Trattoria tipica a prezzi sbalorditivi, il tutto a 10 minuti da casa. Via Fontelavilla, 1, 86070 Scapoli IS Telefono: 0865 954135
pizzeria gourmet di grande qualità ad appena 10 minuti di distanza . Fornelli - SS627, 86070 Bivio IS Telefono: 0865 956839
Basilico & Pepe
SR627
pizzeria gourmet di grande qualità ad appena 10 minuti di distanza . Fornelli - SS627, 86070 Bivio IS Telefono: 0865 956839
Cucina molto attenta alla ricerca dei sapori. Una continua scoperta di gusto. Selezione di salumi, formaggi e carni . Cantina, sempre aggiornata, potrete tuffarvi in un mondo in cui vini e birre esalteranno il vostro pasto, per un'esperienza unica.pizza di qualità ma soprattuto eccellenti carni provenienti da tutto il mondo. ad Isernia a 15 minuti di macchina Via Lo Russo, 48, 86170 Isernia IS Telefono: 0865 3666
Retrogusto Pizzeria Braceria
48 Via Lo Russo
Cucina molto attenta alla ricerca dei sapori. Una continua scoperta di gusto. Selezione di salumi, formaggi e carni . Cantina, sempre aggiornata, potrete tuffarvi in un mondo in cui vini e birre esalteranno il vostro pasto, per un'esperienza unica.pizza di qualità ma soprattuto eccellenti carni provenienti da tutto il mondo. ad Isernia a 15 minuti di macchina Via Lo Russo, 48, 86170 Isernia IS Telefono: 0865 3666
osteria gourmet di grande qualità. creatività con utilizzo di prodotti locali e a km 0. La trovi ad Isernia nel centro storico. Corso Marcelli, 317, 86170 Isernia IS Telefono: 0865 299379
Existo - Osteria Molisana
317 Corso Marcelli
osteria gourmet di grande qualità. creatività con utilizzo di prodotti locali e a km 0. La trovi ad Isernia nel centro storico. Corso Marcelli, 317, 86170 Isernia IS Telefono: 0865 299379

eventi (il riposo della quercia)

nella splendida cornice del borgo di Scapoli, ogni anno, l ultima settimana di luglio, tre giorni di festa. Un happening che coinvolge gli abitanti del luogo e migliaia di persone provenienti da tutta Italia. E' possibile visitare le antiche botteghe artigiane che costruiscono ancora questo antico strumento secondo la tradizione accumulata in centinaia di anni. Potrete inoltre gustare il caratteristico "raviolo alla Scapolese", assieme ad un buon vino.
Festival Internazionale della Zampogna
6 Piazza Martiri di Scapoli
nella splendida cornice del borgo di Scapoli, ogni anno, l ultima settimana di luglio, tre giorni di festa. Un happening che coinvolge gli abitanti del luogo e migliaia di persone provenienti da tutta Italia. E' possibile visitare le antiche botteghe artigiane che costruiscono ancora questo antico strumento secondo la tradizione accumulata in centinaia di anni. Potrete inoltre gustare il caratteristico "raviolo alla Scapolese", assieme ad un buon vino.
Eddi Lang Jazz Festival - prima settimana di agosto - il bellissimo cortile del castello Pignatelli, negli anni ha visto avvicendarsi artisti del calibro di Marcus Miller, Kirk Lightsey, Dennis Chambers, John Scofield, Stanley Jordan con il suo tapping-style, Billy Cobham, Jim Hall, Fontella Bass, Benny Golson, Joe Locke, Tommy Emmanuel, Richard Bona, Randy Brecker, Michael Petrucciani fino ad arrivare agli italiani Gege Telesforo, con Dario Deidda, Fabrizio Bosso, Dado Moroni.
Monteroduni
Eddi Lang Jazz Festival - prima settimana di agosto - il bellissimo cortile del castello Pignatelli, negli anni ha visto avvicendarsi artisti del calibro di Marcus Miller, Kirk Lightsey, Dennis Chambers, John Scofield, Stanley Jordan con il suo tapping-style, Billy Cobham, Jim Hall, Fontella Bass, Benny Golson, Joe Locke, Tommy Emmanuel, Richard Bona, Randy Brecker, Michael Petrucciani fino ad arrivare agli italiani Gege Telesforo, con Dario Deidda, Fabrizio Bosso, Dado Moroni.
Il rito dell'Uomo Cervo, o meglio de "Gl'Cierv", si ripete l'ultima domenica di carnevale, da un tempo immemorabile, a Castelnuovo al Volturno. Dopo il tramonto, l'unica piazza del paese che ha come cornice i monti Marrone e Castelnuovo, appartenenti alla catena delle Mainarde, diventa il pittoresco palcoscenico di una pantomima che coinvolge molti abitanti, sia come protagonisti sia come figuranti.
Castelnuovo A Volturno
Il rito dell'Uomo Cervo, o meglio de "Gl'Cierv", si ripete l'ultima domenica di carnevale, da un tempo immemorabile, a Castelnuovo al Volturno. Dopo il tramonto, l'unica piazza del paese che ha come cornice i monti Marrone e Castelnuovo, appartenenti alla catena delle Mainarde, diventa il pittoresco palcoscenico di una pantomima che coinvolge molti abitanti, sia come protagonisti sia come figuranti.